Come comportarsi con gli utenti "invadenti"?

Ho un conflitto quasi quotidiano con un utente che continua a correggere i miei changeset. Non sono dati sbagliati, semplicemente per lui o sono inutili (ad esempio le strade di servizio di accesso ad abitazioni private), o sono da taggare diversamente (una strada sterrata adibita a pista pedonale/ciclabile [per chi fosse interessato si trova lungo il fiume Anapo in Sicilia] da me taggata come “track” corretta in “service” almeno 3/4 volte! Quello che potrebbe essere un costruttivo scambio di opinioni si trasforma in un dispendioso braccio di ferro. L’ho contattato più volte ma non c’è soluzione: a distanza di poche ore dalla pubblicazione del changeset lo trovo “corretto”. Ho letto di altri utenti che hanno addirittura smesso di mappare a causa dello stesso utente. Che si fa in questi casi? La sua soluzione è quella di votare sulle controversie; ma dovremmo fare una votazione al giorno!
Aspetto suggerimenti, Saluti

In Friuli Venezia Giulia abbiamo purtroppo delle attività di vandalismo da alcuni anni. Risolviamo con brevi critiche dei changeset, ma soprattutto da parte di più d’un mappatore e magari anche in inglese; successivamente, quando è palese che non risponde o risponde evasivamente e/o senza circostanziare, mandiamo mail al Data working Group (data chiocciola otrs.openstreetmap.org).

Il DWG attua un blocco iniziale che consiste nel leggere un avviso di “rientrare nei ranghi” prima di poter fare il login. Se, passato qualche giorno, il comportamento non cambia, su successive segnalazioni il DWG attua blocchi da settimanali ad oltre.

Il DWG è molto sensibile al corretto uso del linguaggio: se dovesse intravedere un linguaggio offensivo, il blocco diventa illimitato: se il mappatore non è un account mirato al vandalismo mordi e fuggi (ergo ha molti changeset di attività) ci penserà bene prima di proseguire con le scorrettezze.

Ciao!

Grazie, terrò presente

Mi dispiace per te, queste situazioni possono costare parrecchio tempo, nervi e buona volontà, spesso per niente. Nel caso che l’altro ritiene i dati “inutili”, finché le cose si trovano i loco rimuovere è vandalismo. Se continua a rimuovere driveway o altro, lo segnalerei alla DWG.
Invece per la questione track contro service, si dovrebbero trovare indicazioni nella wiki (anche ultimamente discusso sulla mailing list internazionale se ricordo bene).
Potresti commentare i suoi changeset dove ti cancella cose che ci sono, come vandalismo (tramite discussione di changeset).

Il Wiki recita così a proposito di “service”: “Strade di accesso o interne ad aree di servizio, spiagge, campeggi, complessi industriali, centri commerciali, residenze, posteggi, discariche, installazioni, ecc. Usare service=* per specificare il tipo d’uso, e access=* per specificare chi e in quali circostanze le può usare”. Non mi sembra il caso di una sterrata in area protetta. In ogni caso è buona educazione riconoscere al primo mappatore il “privilegio” di scegliere in caso di attribuzioni simili. Non ne faccio una questione di principio; ma se posso scegliere fra due soluzioni alternative, scelgo quella che ha il rendering che più mi soddisfa. Senza venire meno al principio di non mappare per il rendering (che poi non è una bestemmia!).
Saluti
P.S. Mi confermate che l’indirizzo del DWG è “data@otrs.openstreetmap.org” ?

Secondo il wiki, puoi mandare una mail a
data@openstreetmap.org
https://wiki.openstreetmap.org/wiki/Data_working_group

Prima cercherei di risolvere, magari invitando l’altro mappatore in talk-it oppure qui, per discutere.

Per la distinzione service e track, la penso così:
I highway=service possono anche essere non pavimentate, ma al solito portano da qualche parte (e finiscono lì), per esempio un ristorante, un casale, un impianto tecnico, ecc., mentre “track” non porta da nessuna parte, invece si tratta di una rete di vie, “non-stradale”, per accedere con i mezzi agricoli e forestali a campi e foreste. I service solitamente finiscono (non fanno rete, sono la fine della rete stradale), mentre i track creano una rete secondaria.